Se per noi quest’anno è stato da dimenticare, non è la stessa cosa per gli e-commerce che hanno letteralmente spopolato e non stiamo parlando solo dei colossi del settore. Le cause di questo boom sono facili da intuire, la pandemia, naturalmente, che ha fortemente limitato tutti gli spostamenti, ma anche il lockdown che ci ha costretti a casa, oltre al difficile momento economico che spinge i consumatori a cercare le occasioni con prezzi scontati.
E-commerce: gli acquisti online sono cresciuti
Boom degli e-commerce crescono gli acquisti online, che segnano un +5,5 miliardi di euro nell’ultimo anno. La pandemia ha portato a compiere acquisti tantissime persone che non avevano mai utilizzato l’online per comprare servizi e prodotti. Si stima che gli acquisti effettuati nel 2020 debbano raggiungere i 2.600 miliardi di euro, quindi +16% circa rispetto al 2019.
I settori che hanno contribuito in modo significativo all’incremento delle vendite sono fondamentalmente 3: informatica ed elettronica di consumo e abbigliamento. Non solo, è aumentata anche la frequenza degli acquisti online, che schizza a +79% e l’home delivery è la modalità di ricezione scelta da oltre il 93% degli utenti, specchio fedele di quanto è accaduto e sta ancora accadendo a causa della pandemia.
Infine un altro dato, il 51% degli utenti acquista da smartphone. Una pecca, però, la digitalizzazione delle aziende italiane ancora è ben lontana dalla media europea.
Il sito web è un punto di partenza, non di arrivo
Uno dei problemi più frequenti è che le aziende pensano che il solo sito, il solo e-commerce sia sufficiente, pensano che una volta realizzato e messo online tutto vada in automatico, ma purtroppo non è così.
Avere il sito non è che il punto di partenza, tutto va poi gestito dopo con delle azioni di marketing online mirate a seconda dell’obiettivo specifico che si vuole raggiungere. Se tutte le aziende che vendono online facessero anche una sola riflessione in questa direzione, probabilmente il guadagno sarebbe decisamente più incisivo.
Sviluppare un sito e-commerce, ovviamente per chi ha le competenze, non è un problema, il problema, se mai, è riuscire a studiare un piano di marketing efficace per far si che quell’eCommerce funzioni.
Ci sono agency e liberi professionisti che si limitano a sviluppare il sito e poi ti lasciano li senza darti ulteriori contributi, il che significa che avrai magari anche una bellissima vetrina, ma che sostanzialmente, se non fai qualcosa, non la vedrà nessuno.
Strategie di web marketing e ottimizzazione
Il sito web, in questo caso l’e-commerce, deve essere funzionante e funzionale. Spieghiamo. Deve essere sviluppato bene, affinché tutto funzioni nel processo di acquisto, ma deve essere anche funzionale, quindi deve essere ottimizzato per i motori di ricerca e bisogna adottare strategie per acquisire lead.
Essere sul web oggi non significa più niente, bisogna vendere e per venere bisogna che i consumatori sappiano che esistiamo.
Occorre quindi fare un lavoro che non si limita alla costruzione del sito. Si devono ottimizzare tutti i contenuti in ottica SEO, si devono ottimizzare le pagine on-site e off-site, ma non basta. Occorre fare un piano di marketing che prevede, appunto, l’inbound marketing, si possono utilizzare dei funnel per determinati prodotti o per tutto l’e-commerce, usare strategie che sfruttino i social.
Per la realizzazione ecommerce per aziende a Trento e Rovereto, ma anche in tutta la provincia o dove comunque ci sia bisogno di una consulenza, ci si può rivolgere all’agency di Alessandro Giovanazzi, un team giovane e preparato che lavora come una web agency, ma in modo più snello.
Oggi come oggi è difficile emergere, per questo è molto importante affidare la propria attività alle persone giuste e ricorda, essere sul web non significa vendere in automatico, è solo un primo passo verso il successo.