E-commerce: gli errori più comuni

I tempi moderni, lo sviluppo delle nuove tecnologie, le recenti esigenze di mercato e l’emergenza sanitaria attuale, hanno contribuito allo sviluppo sempre più crescente dell’e-commerce. La vendita di beni e servizi on line tramite internet è oggi una pratica molto diffusa. Le transazioni si possono effettuare comodamente da casa tramite pc o app sul cellulare e chi è interessato all’acquisto di qualcosa può vagliare accuratamente i cataloghi proposti on line da siti specializzati nell’e-commerce. Nello scorso anno 2019 il fatturato globale da compravendita online in Italia è stato di 48,5 miliardi di euro con crescita del +17% rispetto al 2018. Le vendite sono impennate nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria che ha imposto il non muoversi da casa per fare gli acquisti. Per gli imprenditori l’e-commerce si rivela oggi come un investimento assolutamente proficuo. Gestire un e-commerce deve però essere fatto con attenzione per non cadere in errori che possano pregiudicare la propria attività e il proprio fatturato. In questo articolo scopriamo gli errori più comuni che possono essere commessi a riguardo della gestione di un e-commerce. Evitate queste mosse sbagliate vi permetterà di raggiungere il successo con più facilità e rapidità.

Aumentare i prodotti in vendita

Quello di aumentare i prodotti in vendita è uno degli errori più comuni di chi inizia a gestire un sito di e-commerce con poca esperienza. In questo modo si crea un assortimento di prodotti disomogeneo che mette in confusione il potenziale cliente. Oppure si può venire percepiti dai clienti come brand che vende articoli che non c’entrano niente con le proposte iniziali quindi in questo modo si rischia la credibilità. Certamente le vendite risentiranno di tutto questo e diventerà difficile rivolgersi a un target specifico o incrementare la propria visibilità tra i risultati di ricerca specifica sui motori web.

Tralasciare i contenuti

Spesso chi fa e-commerce si approccia al cliente puntando esclusivamente alla vendita del prodotto senza fornirne adeguate descrizioni o, peggio, descrizioni sommarie in un italiano non troppo corretto. Tralasciare i contenuti è un errore comune da risolvere. La conseguenza è un difficile l’incremento del traffico che proviene dai risultati di ricerca. Il cliente vuole conoscere tutto o quasi del prodotto cui è interessato acquistare. Per cui se non si è in grado o non si ha voglia di scrivere descrizioni soddisfacenti ci so può rivolgere ad apposite agenzie di comunicazione che forniranno a chi vuole vendere redattori competenti nella scrittura di descrizioni prodotto interessanti, esaustive ed invoglianti l’acquisto. I redattori più esperti sono in grado di trasformare anche le cose più noiose in qualcosa di veramente stimolante. Il tutto inciderà sull’aumento dei profitti per chi vende. Costruire una strategia di content marketing è quindi fondamentale per il successo dell’e-commerce.

Tralasciare il target

Tralasciare il target è un altro errore tipico di un e-commerce fallimentare. Con target si intende il gruppo di clienti a cui chi vende intende rivolgersi. Decidere quale prodotto vendere e a quali clienti  sono passi fondamentali nell’e-commerce. Ogni settore racchiude una sorta di sotto-mercato di nicchia. Definire il target significa comprenderete le esigenze dei clienti. Non definirlo significa creare confusione in chi deve decidere cosa acquistare e da chi. Un target troppo vasto e indefinito creerà una situazione in cui sarà difficile rivolgersi in maniera mirata a una data tipologia di clienti. La soluzione più proficua è quella di scegliere un target specifico e concentrarsi su quello. Questa mossa consente di entrare in sintonia con i clienti e avere quindi in mano gli strumenti giusti per promuovere al meglio la propria attività commerciale.