Un incidente, in moto come in auto, può capitare. A volte, le conseguenze sono minime. Qualche botta per chi sta in sella, o alla guida, pochi graffi ai mezzi coinvolti. Nulla di che, insomma. In altre circostanze, invece, il quadro cambia. Le due ruote, in special modo, soffrono molto il coinvolgimento nei sinistri, con danni molto spesso irreparabili e la concreta necessità di trovare una soluzione alternativa, fosse anche soltanto la mera rottamazione.
Il campo delle moto incidentate in vendita da privati, però, è una valida alternativa. Si tratta, infatti, di dare un valore a un mezzo che, altrimenti, finirebbe semplicemente per diventare un costo, evitando per giunta tutta la trafila burocratica necessaria per toglierlo dalla strada. Al contrario, affidare a terzi la nostra motocicletta, facendo in modo anche di guadagnare qualcosina per il disturbo, è un metodo semplice e lineare per trasformare un problema, ossia il sinistro in cui siamo incappati, nell’opportunità di realizzare quantomeno qualcosina per dotarci di un nuovo strumento di trasporto.
In questi casi, del resto, non c’è una ricetta particolare da seguire. Una volta appurato che nello scontro non ci si è fatti male, la prima valutazione riguarda la possibilità, o meno, di rimettere in strada il nostro motociclo. È evidentemente una questione tutta legata ai danni subiti e ai costi necessari per il ripristino degli stessi, ammesso e non concesso che sia possibile recuperarne la piena efficienza. Ragionato, e a fondo, sul rapporto costi-benefici di una tale operazione, il momento è opportuno per decidere il da farsi, senza tentennamenti.
Le varie fasi della vendita
La nostra moto, dopo un incidente, è inservibile. Una prima valutazione l’abbiamo fatta e, in pratica, come dice il proverbio sistemarla sarebbe “più la spesa dell’impresa”. Fin qui, la realtà dei fatti. Da qui in avanti, invece, l’esigenza di andare oltre. Appurato che una seconda vita noi non saremmo in grado di dargliela, si impone di decidere cosa fare. Gli incidenti stradali in Italia, del resto, sono davvero molti, con un elevato coinvolgimento delle due ruote.
Il primo passo è contattare chi si occupa dell’acquisto di moto incidentate in vendita da privati. Si tratta, insomma, di avere un primo approccio con coloro che dovranno occuparsi delle pratiche amministrative, della valutazione del nostro mezzo e del successivo ritiro. Un lavoro importante e meticoloso, necessario affinché tutti i passaggi normativi siano rispettati. C’è, come sempre, da approfondire l’affidabilità dei referenti cui affideremo le azioni per raggiungere quanto vogliamo. Come in tutti gli altri fatti della vita, la delicatezza di queste fasi impone la massima garanzia che tutto vada per il meglio, senza incagli o intoppi lungo la strada.
Una stima fotografica, prima dell’accordo
Quando si vuole dare un valore alle moto incidentate in vendita da privati è necessario avere almeno qualche immagine da inviare all’operatore che, con la sua esperienza, sarà poi chiamato a valutare il nostro mezzo. Dagli scatti, infatti, il tecnico potrà stimare il prezzo di acquisto e, se si troverà l’accordo tra le parti, avviare le procedure necessarie prima del ritiro.
Un servizio, quest’ultimo, attivo in tutta Italia, a dimostrazione della capillarità di un’attività estesa lungo tutto il Paese, senza interruzioni di continuità.
Così come esiste un mercato delle auto, infatti, c’è da pensare che anche i motocicli, ancorché inservibili o parzialmente tali, ne abbiano uno.
L’obiettivo, quando si è in queste circostanze, è comprendere come muoversi, nel senso che se il primo pensiero va alla rottamazione del mezzo, pensandoci un po’ più su si trovano altre strade, una su tutte la vendita della moto incidentata, capaci di far rendere qualcosa a cui noi non avremmo dato più valore.